Prosciutto crudo in gravidanza: si può mangiare?

Una delle domande più frequenti poste dalle mamme in attesa è quella che riguarda il consumo di prosciutto crudo in gravidanza.

E’ sicuro? Si può davvero mangiare senza pensieri?

Spesso si raccomanda alle donne incinta di evitare prosciutto e altri salumi, per scongiurare il rischi di contrarre infezioni come la toxoplasmosi. Altre scuole di pensiero, invece, sostengono che non sia affatto pericoloso, poiché la giusta stagionatura distrugge i batteri e lo rende, pertanto, un alimento del tutto sicuro.

Ma qual è la verità?

In questo articolo faremo un po’ di chiarezza, cercando di consigliare al meglio le future mamme.

Prosciutto crudo in gravidanza: nutriente, ma troppo ricco di sodio

A livello nutrizionale, il prosciutto crudo è senza dubbio un alimento ricco di proteine, con una quantità di grasso che varia a seconda del prodotto e che comunque può essere facilmente rimossa, rendendolo quindi adatto a diete ipocaloriche.

In questo senso, potrebbe essere un valido alimento in gravidanza. Durante i nove mesi, infatti, è bene tenere a bada le calorie, per evitare di prendere troppo peso.

Al tempo stesso, però, il prosciutto crudo ha una quantità eccessiva di sodio e per le donne in dolce attesa questo potrebbe essere un problema, soprattutto se soffrono di ipertensione.

Uno dei problemi più comuni della gravidanza, infatti, è la pressione alta. Bisogna tenerla costantemente sotto controllo e seguire una dieta adeguata, nella quale non sempre è possibile inserire il prosciutto crudo o altri salumi simili.

Mangiare prosciutto crudo in gravidanza: scegliere il tipo giusto

Ci sono varie scuole di pensiero, riguardo al consumo di questo alimento durante la dolce attesa. Per molti, si tratta di un prodotto sicuro, essendo stato sottoposto a stagionatura prolungata. Questo processo, unito alla salatura, eviterebbe il rischio di contrarre la toxoplasmosi, poiché il batterio che causa l’infezione non può sopravvivere a certe temperature.

E’ quindi importante per la futura mamma scegliere il prosciutto crudo migliore: quello di Parma viene conservato a temperature molto basse e questo garantisce la distruzione totale dei batteri.

Inoltre, grazie a una salatura attenta e alla lunga stagionatura (almeno 18 mesi), il parassita che provoca la toxoplasmosi viene totalmente debellato.

Prosciutto crudo e altri salumi in gravidanza, come consumarli

Oltre al prosciutto crudo, ci sono altri salumi che vengono considerati “crudi” e che possono rappresentare un pericolo per le mamme in attesa.

Tra questi troviamo:

  • bresaola;
  • speck;
  • capocollo;
  • salame;
  • pancetta;
  • salsiccia cruda.

Alcuni di questi salumi vengono sottoposti a vari trattamenti, ma spesso non sufficienti per distruggere il batterio della toxoplasmosi, pertanto sarebbe bene evitare di consumarli a crudo.

Si possono però utilizzare nelle preparazioni dei piatti, cuocendoli magari nel sugo o in altro modo, in quanto se sottoposti ad alte temperature diventano sicuri.

Bisogna solo fare attenzione ai tempi di cottura: mettere salame o salsiccia cruda sulla pizza per ultimare la cottura non è sufficiente per scongiurare il pericolo di contrarre l’infezione.

Questi salumi vanno cotti molto bene, solo in quel caso sarà possibile consumarli senza rischi.

Prosciutto crudo in gravidanza, consigli per consumarlo in sicurezza

Per consumare questo alimento in totale sicurezza, si può ricorrere a qualche stratagemma. Uno fra tutti è il congelamento. I batteri non potranno sopravvivere a così basse temperature, pertanto, una volta scongelato, sarà possibile mangiare il prosciutto crudo senza rischi.

Anche la cottura prolungata in forno può essere un’ottima soluzione. E’ possibile preparare sformati di pasta o torte salate, senza dover rinunciare al gusto e al sapore del prosciutto crudo.

Se capita di mangiarlo al naturale, è bene scegliere un prosciutto crudo di Parma stagionato almeno 18 mesi: questo processo ha sicuramente eliminato ogni traccia di batteri, rendendolo sicuro per il consumo in gravidanza.

Solitamente, il test per controllare la presenza di anticorpi alla toxoplasmosi viene effettuato già nei primi mesi di gravidanza. Molte donne risultano coperte, immuni, pertanto potranno mangiare prosciutto crudo senza problemi. In caso contrario, si può consumare con qualche accorgimento, facendolo diventare parte integrante di una dieta bilanciata e nutriente.

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